CIVIDALE E LE VALLI DEL NATISONE
Storia e arte, integrità naturalistica e ricchezza di lingue, culture diverse e misteriose tradizioni: questo è il territorio di Cividale del Friuli, città iscritta nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO per i tesori artistici testimoni di un importante passato, e delle sorprendenti Valli del Natisone che la circondano. Passeggiando per il centro storico di Cividale si respira un'atmosfera particolare, densa di suggestioni. Giulio Cesare fondò la città nel 53 a.C. con il nome Forum Iulii: è da qui che deriva il nome Friuli.
Molteplici i gioielli della cittadina, primo fra tutti il Tempietto longobardo, una delle più straordinarie e misteriose architetture alto-medievali occidentali. L'Altare di Ratchis e il Battistero di Callisto, invece, sono eccezionali testimonianze dell'arte longobarda visibili nel prezioso Museo Cristiano del Duomo; Cividale, infatti, fu sede del primo Ducato longobardo in Italia. Ma la cittadina è stata da sempre punto di incontro di culture e popoli: dai Celti ai Romani, dai Carolingi al Patriarcato di Aquileia. Da rilevare, dal punto di vista artistico, anche il Duomo dove, ogni Epifania, si svolge il suggestivo rito della Messa dello Spadone. Altri luoghi significativi del centro longobardo sono il Museo Archeologico Nazionale, situato nel Palazzo dei Provveditori, il famoso Ponte del Diavolo, l’Ipogeo celtico, suggestivo sistema di cavità sotterranee e la Casa Medievale risalente al ‘300.
Cividale è contornata dalle magiche Valli del Natisone, che si spingono fino al confine con la Slovenia. Alcuni spunti per scoprire suggestive chicche storiche e naturalistiche: a Pulfero, la grotta-santuario di San Giovanni d'Antro avvolta dalla leggenda della sua misteriosa origine; da Drenchia, non si può non salire sulla panoramica cresta del monte Kolovrat, teatro di dure battaglie della Prima Guerra Mondiale; a Stregna sono ben visibili i tratti architettonici tipici della Slavia: le case con il paju (ballatoio) in legno e i seniki (fienili); a Prepotto il Santuario di Castelmonte, edificato attorno alla più antica cappella cristiana del Friuli e inserito in un borgo fortificato medievale.
Nelle Valli del Natisone nasce il dolce simbolo del Friuli Venezia Giulia, dalla tipica forma a chiocciola: la gubana. Gli strucchi, invece, sono gustosissimi biscottini preparati con gli stessi ingredienti - circa una ventina! - usati per il ripieno della gubana. La cucina locale, dove si respirano chiari influssi slavi, da sempre sfrutta con sapienza i prodotti della terra, come le erbe spontanee, i funghi, i tartufi, le castagne e le mele, con cui si preparano invitanti strudel. Sono tante le trattorie rustiche e i curati ristoranti, nonché le rassegne enogastronomiche, dove puoi assaggiare autentiche delizie. Non solo cibo, ma anche sport: trekking, escursioni, percorsi in mountain bike e pesca sportiva: Cividale e le Valli del Natisone, fiume in cui leggenda vuole facciano il bagno le Krivapete (streghe con i piedi all'indietro), offrono scenari naturalistici unici per tante attività all'aria aperta. Dal monte Matajur (1643 metri) si abbraccia con lo sguardo un ampio scenario, che va dalle Alpi Giulie alle Dolomiti, dal Carso al mare.