Luogo: Castions di Strada - Sala San Carlo (via Roma) - Street View
Data: venerdì 14 giugno 2013
Ora di inizio: 20.00
info: eventi@bandacastions.it

locandina


Come apertura della serata balcanica proietteremo il documentario girato da Alessandro Gori e Stefano Missio sulla vita dei musicisti serbi.

 

Racconta delle guerre che la Serbia ha subito negli ultimi 150 anni e che hanno profondamente segnato sia la vita della popolazione che anche la cultura musicale.

Racconta anche del duro momento che il paese sta vivendo dopo la guerra degli anni novanta.

In questo paese la tromba racchiude e simboleggia in qualche modo il riscatto e la reazione a tutte le avversità che ha vissuto e sta vivendo questa popolazione.

Dalla sua pubblicazione il documentario è stato proiettato ed ha partecipato a svariati concorsi in diversi paesi del mondo: oltre a tutti i paesi dell'area balcanica, citandone solo una minima parte potremmo nominare Italia, Francia, Germania, Russia, USA, Bangladesh, Uruguay, Canada, ecc, risultando uno dei più premiati documentari italiani degli ultimi anni.

"Gvozden Rosic, capo orchestra di un gruppo di suonatori in un piccolo paesino agricolo nel cuore della Serbia, si prepara alla più grande competizione di ottoni d'Europa. Usata per suonare l'attacco in guerra, la tromba ha perso la sua valenza militare ed è diventata parte integrante della vita del popolo serbo, suonando per la nascita di un bambino, per l'inaugurazione delle nuove case fino ad accompagnare il morto nel suo ultimo viaggio."

alloro

 

Biografia di Alessandro Gori

Alessandro Gori (Udine, Italia, 1970) si è laureato in Lingue e Letterature Straniere (Portoghese, Catalano, Castigliano) all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia con 110/110 cum laude con una tesi su Musica Popolare e Società in Brasile durante la Dittatura Militare. Chico Buarque e Caetano Veloso.
Come giornalista freelance, dal 1994 ha pubblicato foto ed articoli in una decina di lingue su quotidiani e riviste di 15 Paesi sui temi più svariati: politica internazionale, cultura, calcio, Balcani, ex Unione Sovietica, America Latina, minoranze, cinema. Ha partecipato a programmi e tirocini per giornalisti in Francia, Belgio, Galles, Finlandia, Spagna, Giappone, Cipro, Romania.
Dal 1991 viaggia regolarmente nei Balcani e soprattutto in Serbia.
Da questa affascinante regione ha preso l’amore per conoscere regioni problematiche del mondo. Con un amico ha tradotto in italiano la prima guida turistica della Serbia (Serbia a portata di mano / Serbia in your hands): www.komshe.com .
Sta preparando una tesi di Dottorato in Antropologia presso l’“Universitat de Barcelona” proprio sulla tradizione delle orchestre di ottoni nei Balcani e la loro importanza nell’identità culturale serba di questi anni. Partecipa come osservatore nelle missioni elettorali dell’Unione Europea in paesi conflittuali.
Ha vissuto in diverse città europee e parla 7 lingue.

 

Bio-filmografia di Stefano Missio

Stefano Missio (Udine, Italia, 1972) ha studiato cinema alla Sorbona di Parigi e si è diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia nel 1997; da allora ha realizzato vari documentari in pellicola e in digitale Uno dei suoi primi lavori è Quando l’Italia non era un paese povero (16 mm, 43 min), mediometraggio documentario sull’Italia raccontata da Joris Ivens nel 1960 (presentato tra i vari festival al Torino Film Festival 1997 e in concorso all’International Documentary Filmfestival di Amsterdam – IDFA 1997).
Nel 1998 gira Siamo troppo sazi (35 mm, 18 min), un documentario su personaggi ed osterie in una zona di confine (in concorso al Torino Film Festival ha vinto il XXVI Festival Internazionale del Film Turistico di Milano ed è stato trasmesso dal canale satellitare Planete).
Nel 2000 dirige Scusi, dov’è il Nord Est ? (digibetacam, 47 minuti) prodotto dalla Fandango per il canale televisivo francese ARTE e trasmesso in Italia da Tele+ (in concorso al 18° TorinoFilmFestival e per il Premio Libero Bizzarri 2001).
Dall’autunno 2000 dirige www.ildocumentario.it , un portale internet sul cinema documentario in Italia.
Nel 2001 firma Gli italiani e gli elettrodomestici, una coproduzione Videa – Istituto Luce per Rai3.
Nel 2004 realizza (dis)occupazione (Dvcam, 14 minuti) sulla lotta degli intermittenti dello spettacolo francesi.
La Repubblica delle Trombe, film documentario di 54 minuti sulla Serbia e i suonatori di trombe e ottoni, è stato selezionato in numerose competizioni internazionali.
Nel novembre 2007 ha ottenuto il Premio Speciale “per il Talento” al Saratov Sufferings 2007 - The International Documentary Drama Film Festival (Russia).
Nel 2007 ha realizzato Che Guevara – Il corpo e il mito, sulle vicende del famoso guerrigliero e sulla storia dei suoi resti umani. Questo film documentario è una coproduzione internazionale diffuso dalle televisioni di 11 Paesi.

Filmografia:
1995 Vesevus 1996 Notte di Natale [fiction] 
1997 Quando l’Italia non era un paese povero (trasmesso da La7) 
1998 Siamo troppo sazi (trasmesso da Planète) 
1999 Lezione di cinema 
2000 Scusi, dov’è il Nord Est ? (trasmesso da Arte, Tele+, La7)
2001 Gli italiani e gli elettrodomestici (trasmesso da Rai3) 2004 (dis)occupazione 2005 Il Ponte [fiction]
2006 La Repubblica delle Trombe
2007 Che Guevara - Il corpo e il mito (trasmesso da Arte, Fox Italia, SVT, YLE, SBS, ERT, RTE, LTV, ETV, VRT, RTSI)

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